Lo Yoga Journal, sezione Russia, intervista a Mosca Radhanath swami. Il giornalista menziona il fatto che in occidente si pensi che lo yoga sia solo di carattere fisico tralasciando l’aspetto spirituale.
Segue la risposta di Radhanath maharaj:
“C’è un verso nella Bhagavad-gita: ‘ye yatha mam prapadyante tams tathaiva bhajamy aham’, che significa: ‘nel modo in cui approcciamo il Signore, il Signore reciproca in accordo’. Così in accordo con quello che vogliamo possiamo limitare noi stessi a quello che otterremo. Allo stesso modo, nei Veda, il principio dello yoga include ogni aspetto della vita. L’idea è che abbiamo un corpo, una mente e un’atma, una forza vitale. Yoga significa armonizzare questi tre aspetti perfettamente, così che i nostro corpo e la nosta mente siano in armonia con la nostra forza vitale. Ci sono aspetti dello yoga per ottenere buona salute e forma fisica. Se questo è tutto ciò che vuoi allora sarà quello che otterrai. Se vuoi salute, forma fisica e in più pace della mente, se pratichi opportunamente allora questo sarà quello che otterrai. Ma se cerchi realmente l’aspetto spirituale dello yoga, che è in verità il reale fine dello yoga, cioè di riunire il corpo e la mente per essere in armonia con la forza vitale, l’anima, allora questo sarà quello che otterrai.”
“L’anima è sat, cid, ananda – eterna, piena di conoscenza e piena di beatitudine. Il vero fine dello yoga, come è presentato dai grandi maestri di yoga dei tempi antichi, è connetterci con la nostra natura eternamente beata. Pantajali, uno dei grandi fondatori della tradizione yoga, insegnava, ‘Ishvarapranidhana’, l’abbandono a Ishvara, una concezione molto personale di Dio – Dio inteso come causa di tutte le cause, sorgente di ogni cosa, sorgente dell’amore e della bellezza –. Questo abbandono verso Ishvara è la perfezione del samadhi. Così yoga significa realizzare la nostra eterna natura con Isvara, con il Supremo, e comprendere ahimsa (la non-violenza), il principio dello yoga contenuto nei yama e niyama. Ahimsa significa che noi capiamo la sorgente divina. Possiamo capire che ogni entità vivente ha questa stessa divina sorgente e che ogni essere è parte di Ishwara. Perciò dovremo onorare e rispettare e non causare violenza verso nessuna entità vivente”
“Così, in realtà, se vuoi un corpo sano, lo yoga è uno dei processi migliori e più completi per avere un corpo sano e in forma. Se vuoi pace della mente all’interno allo stress di questo mondo di sfide, lo yoga ha uno dei sistemi più scientifici per dare pace e stabilità, liberandoci dallo stress. Ma il reale fine di tutte queste cose è farci strumenti d’amore e pace, e di connetterci alla nostra atma, la nostra forza indistruttibile. Perchè, alla fine, per quanto in forma il nostro corpo possa essere e per quanto sia pacificata la nostra mente, se il nostro corpo muore, lo yoga ci può portare al di là di nascita e morte, alla nostra natura eterna. Questa è la bellezza e la gloria del sistema dello yoga. Ci può portare a quel punto. Nel sesto capitolo della Bhagavad-gita, che descrive il sistema dell’Ashtanga Yoga, Krsna conclude: ‘yoginam api sarvesam mad-gatenantar-atmana”. Di tutti gli yogi, colui che serve il Supremo Signore con amore e devozione, con profonda fede e realizzazione, è il piu intimemente unito a Lui nello yoga ed è il più elevato. Così questa opportunità è qui: essere uno strumento delle benedizioni di Dio o Krsna e davvero portare un cambiamento al mondo.”
(tratto da http://www.radhanathswami.com/)