Niranjana Swami racconta sul suo sito la recente visita al Centro Vaikuntha, e riassume i punti principali di cui ci ha parlato durante le lezioni.
“Nella sera dell’11 maggio si è tenuto un bellissimo programma al Centro Vaikuntha di Bologna. L’evento è stato pubblicizzato come una lezione di Niranjana Swami sull’argomento “Come sviluppare relazioni amorevoli nell’era del conflitto e dell’ipocrisia”. Più di cento persone hanno partecipato, e molte di esse erano nuovi partecipanti.
Ho iniziato la mia lezione spiegando i sintomi dell’era in cui ci troviamo. Ho poi spiegato come il conflitto, uno dei principali sintomi di questa era, sia causato dall’egoismo, sia individuale che collettivo. Per superare l’influenza predominante dell’egoismo, occorre imparare ad amare, e successivamente ho fornito i principi fondamentali delle relazioni amorevoli. Ho spiegato come il vero amore possa essere espresso solo dalla piattaforma spirituale, ed in seguito ho spiegato come questo amore sia sperimentato dall’anima e non dal corpo.Nel corso della descrizione dei sintomi dell’amore, ho portato l’esempio che Srila Prabhupada spesso utilizzava, ovvero che l’esempio più vicino all’amore in questo mondo è l’amore di una madre per il proprio figlio. Per qualche ragione, a me ignota in quel momento, ho sentito di dover raccontare la relazione che io stesso avevo con mia madre e come lei mi accettasse nonostante il fatto che i miei obiettivi nella vita non coincidessero con le sue aspettative. Ho descritto la delusione nel vedere che gli sforzi di offrirle il mio amore da una piattaforma spirituale risultassero inutili, che non era interessata a nulla che riguardasse l’esistenza dell’anima, o all’eterna relazione con Krsna, anche fino al momento della sua dipartita. Da quel punto, ho dato una dettagliata spiegazione degli eventi che mi hanno portato in quel momento a cantare per mia madre fino a quando ha esalato l’ultimo respiro.
In quel momento non sapevo molto del fatto che gli italiani fossero noti per l’affetto che provano per la loro madre. Non solo questo, ma ero anche ignaro del fatto che il giorno successivo, il 12 maggio, fosse la “Festa della Mamma”, il giorno in cui ognuno mostra il proprio amore verso la propria madre. Ero quindi sorpreso nel vedere come la storia degli sforzi di un figlio per saldare il debito con sua madre da una piattaforma spirituale, e il culmine di quegli sforzi quando ha cantato il nome di Krsna per lei al momento della sua morte, abbia commosso molte persone fino alle lacrime.
Prima di completare il racconto su mia madre ho spiegato come la diffusione dei nomi di Krsna in questa era sia una vera manifestazione d’amore, dal momento che è stata offerta a chiunque semplicemente desideri riceverli, e sono offerti senza desiderare nulla in cambio.
Al termine della lezione abbiamo fatto un kirtan meraviglioso. Tutti hanno partecipato in modo così entusiasta che io stesso mi sono commosso, vedendo come la misericordia e la gentilezza del Signore Caitanya fossero resi così disponibili attraverso l’amorevole grazia di Srila Prabhupada. Non c’era il minimo dubbio nella mia mente che Srila Prabhupada sia apparso in questo mondo come personificazione dell’amore del Signore Caitanya. E’ grazie alla sua misericordia che ho potuto parlare di come amare in questa era di conflitto e ipocrisia.
Ieri sera Trai Prabhu ha invitato circa 12-15 devoti locali e aspiranti devoti a casa sua per un kirtan, domande e risposte. Abbiamo cantato e risposto alle loro domande per alcune ore. Ormai tardi, nonostante Trai Prabhu cercasse di far capire che il programma era finito, sembrava che nessuno volesse andarsene. Sono stato molto felice di vedere come il Bologna yatra stia crescendo grazie agli sforzi di Trai Prabhu e di sua moglie, Krsnaloka devi dasi. Prego affinchè molte persone possano fare progresso nella loro coscienza di Krsna sotto la loro esperta guida.”
Niranjana Maharaj durante il kirtan
A casa di Krsnaloka e Trai Prabhu